Il 22 settembre 2019 è entrato il vigore il decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104 che ha emanato disposizioni urgenti in tema di trasferimento di funzioni e di riorganizzazione di vari Ministeri, tra i quali il Ministero dell’Ambiente.

Le modifiche, inserite all’art. 5 del predetto decreto-legge, hanno riguardato prima di tutto una drastica riduzione dei dipartimenti interni al Ministero il cui numero “non può essere superiore a due“, mentre, precedentemente, il numero di dipartimenti non poteva essere superiore a quattro. Anche le funzioni dirigenziali del Ministero vengono ridotte e rideterminate nel numero massimo di dieci posizioni di livello generale e quarantotto posizioni di livello non generale senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

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Ecco il testo completo dall’art. 5 del decreto-legge in questione:

All’articolo 37 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, il comma 1 è sostituito dal seguente: «1. Il Ministero si articola in dipartimenti disciplinati ai sensi degli articoli 4 e 5 del presente decreto. Il numero dei dipartimenti non può essere superiore a due, in riferimento alle aree funzionali definite all’articolo 35 del presente decreto.». Al fine di assicurare l’invarianza finanziaria, i maggiori oneri derivanti dalla presente disposizione sono compensati dalla soppressione di un numero di posti di funzione dirigenziale di livello non generale equivalente sul piano finanziario. La dotazione organica dirigenziale del Ministero è rideterminata nel numero massimo di dieci posizioni di livello generale e quarantotto posizioni di livello non generale senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Al fine di semplificare ed accelerare il riordino dell’organizzazione del Ministero, con riferimento agli adeguamenti conseguenti alle disposizioni di cui al presente articolo, entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto il regolamento di organizzazione, ivi incluso quello degli uffici di diretta collaborazione, puo’ essere adottato con le modalita’ di cui all’articolo 4-bis del decreto-legge 12 luglio 2018 n. 86, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n.97″.

 

 


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