Verso la metà di novembre scorso il MASE istituì (v. mio editoriale di allora) “una commissione composta da una quarantina di “esperti” (si presume), coadiuvata da un’altra trentina di “esperti” (super esperti?!), per elaborare entro il 31 dicembre 2023 (!) nientepopo’ di meno che uno “schema” di legge delega (quella precedente era del 2004) di riforma del DLvo 152/06, nonché – entro un altro mesetto – lo “schema” di tutti i DLvi attuativi della suddetta legge delega”.

A parte rammentare il condivisibilissimo commento di Gianfranco Amendola su Lexambiente, era di tutta evidenza che questi termini non sarebbero mai stati rispettati, e l’unica corsa sarebbe stata quella di coloro che sgomitando avrebbero voluto far parte di questo manipolo di “eletti”.

Come volevasi dimostrare sul sito del MASE è stato pubblicato pochi giorni fa non solo il nuovo elenco di “esperti” (più “super esperti”!?) che gratuitamente presteranno i loro servigi per questa nobile causa (tanto fa curriculum!) ma che i termini sarebbero stati un “filino” prorogati (per ora!): bozza legge delega al 30 settembre 2024 (!) e bozza schemi DLVi entro e non oltre (!) 30 giugno 2025.

In sintesi, se va bene, la riforma ce l’avremo al ventennale del TUA.

Good luck!

(Stefano Maglia)

Master Esperto Ambientale marzo 2024


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