Allo scopo di ridurre i livelli di inquinamento atmosferico, sei regioni italiane (Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento) hanno istituito il Tavolo di Bacino Padano ed hanno pianificato azioni comuni con lo scopo di limitare le emissioni nei prossimi anni; con l’Accordo di Bacino si intende sviluppare e coordinare azioni di breve e di lungo periodo relativamente a combustione di biomasse, trasporto di beni e passeggeri, riscaldamento domestico, industria, energia e agricoltura.

In questo quadro, il progetto PREPAIR, che copre la valle del Po e le regioni e le città che influenzano maggiormente la qualità dell’aria nel bacino, vuole implementare le misure previste dai piani regionali e dall’Accordo di Bacino.

In particolare, sempre a livello di Bacino Padano è stata avviata un’indagine sul contributo del riscaldamento domestico a legna alle emissioni di polveri fini PM10 e PM2.5. L’indagine, precisa il SNPA, è realizzata dalla società Field Community ed avviene mediante la somministrazione di un questionario telefonico o via mail ad un campione di cittadini del bacino padano, precisamente quelli delle Regioni Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Trento, partner del Progetto PREPAIR, oltre alla Provincia di Bolzano. In questo modo sarà possibile aggiornare i precedenti dati sul consumo di biomassa ottenuti mediante indagini analoghe e successivamente di implementare il bilancio energetico nel settore residenziale attraverso la valutazione dell’apporto dato dai differenti vettori energetici. Obiettivo: stimare il consumo di legna (tonnellate/anno) negli impianti domestici dell’area del bacino padano, aggiornare i precedenti dati sul consumo di biomassa ottenuti mediante indagini analoghe e successivamente implementare il bilancio energetico nel settore residenziale attraverso la valutazione dell’apporto dato dalle differenti fonti energetiche.

 


Condividi: