Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea C 425 del 20 ottobre 2021 è stata pubblicata la Risoluzione del Parlamento Europeo del 25 novembre 2020 sul tema “Verso un mercato unico più sostenibile per le imprese e i consumatori” (2020/2021 (INI)).

Nel testo del documento viene accolto con favore il nuovo piano d’azione della Commissione Europea per l’economia circolare e la volontà di promuovere prodotti più durevoli e più facilmente riparabili, riutilizzabili e riciclabili, sostenendo nel contempo i consumatori in questa transizione. In particolare, si sottolinea che “la strategia per un mercato unico sostenibile dovrebbe combinare in modo proporzionato i principi della sostenibilità, della protezione dei consumatori e di un’economia sociale di mercato fortemente competitiva“.

Le eventuali misure normative dovrebbero essere efficienti in termini di costi dal punto di vista ambientale, andare a vantaggio sia delle imprese che dei consumatori e creare vantaggi competitivi per le imprese europee, evitare di imporre loro oneri finanziari sproporzionati, stimolare l’innovazione, incoraggiare gli investimenti nelle tecnologie sostenibili nonché rafforzare la competitività europea e, in ultima analisi, la protezione dei consumatori.

Il Parlamento UE invita, inoltre, la Commissione a dare prova di una forte ambizione politica in sede di elaborazione, adozione e attuazione delle future proposte pertinenti, tra cui quella volta a mettere a disposizione dei consumatori gli strumenti idonei in vista della transizione verde e quella concernente un’iniziativa in materia di prodotti sostenibili, che dovrebbero essere pienamente in linea con gli obiettivi dell’UE in materia di clima e ambiente al fine di migliorare la circolarità delle catene del valore, l’efficienza delle risorse e l’utilizzo delle materie prime secondarie, ridurre al minimo la produzione di rifiuti e realizzare un’economia circolare priva di sostanze tossiche.

Secondo il Parlamento Europeo, “il consumo sostenibile va di pari passo con la produzione sostenibile” e, per questo, gli operatori economici dovrebbero essere incoraggiati a prendere in considerazione la durabilità dei prodotti e dei servizi dalla fase della progettazione fino all’immissione o alla fornitura sul mercato interno, in modo da garantire ai consumatori una scelta sicura, sostenibile, efficiente in termini di costi ed attraente. Tale obiettivo dovrebbe essere raggiunto stabilendo una differenziazione in base alle categorie di prodotti e per i settori con un elevato impatto ambientale, al fine di migliorare la durabilità, inclusa la durata di vita prevista, la riutilizzabilità, le possibilità di miglioramento, la riparabilità e la riciclabilità dei prodotti.

 

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