28 settembre 2021, ANSA, comunicato:

“Disposizioni urgenti per accelerare il completamento degli interventi sulla depurazione delle acque reflue urbane nei corpi idrici superficiali in Toscana oggetto di procedure d’infrazione comunitaria: è quanto prevede la legge approvata oggi a maggioranza dal Consiglio regionale. Il testo, approvato con 20 voti favorevoli e 13 contrari, differisce a non oltre il dicembre 2024 gli interventi di depurazione non interessati da infrazioni, a non oltre il dicembre 2026 gli interventi relativi agli scarichi di acque reflue urbane di minore rilevanza. Prevede inoltre l’apertura di tavoli per il “costante presidio tecnico degli interventi sulla depurazione”; limita e controlla le autorizzazioni provvisorie degli impianti di depurazione e amplia gli strumenti per il monitoraggio.

L’atto è stato illustrato dalla presidente della commissione ambiente Lucia De Robertis che ha spiegato che “un significativo numero di interventi sono già stati realizzati o in corso di ultimazione entro la fine dell’anno corrente”. Il testo si è reso necessario per arrivare al “completamento di opere, già programmate ma che per motivi tecnici anche legati all’emergenza pandemica non completati”, “nell’interesse primario della Regione di garantire l’osservanza dei parametri depurativi fissati dalla disciplina dell’Unione europea” e quindi “scongiurando situazioni di emergenza di tipo sanitario e di igiene pubblica che deriverebbero dalla chiusura degli scarichi interessati”. Il testo, ha precisato De Robertis introduce elementi “rafforzativi delle procedure acceleratorie per il completamento dei lavori” e che “sono volte a garantire l’osservanza dei parametri depurativi fissati dalla disciplina dell’Unione europea”.

Si tratta, ha concluso, di una “deroga al Paer” (Piano ambientale ed energetico regionale) per “adempiere a regolamenti comunitari” e “scongiurare procedure di infrazione” ”.

 


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