Da Horizon 2020 finanziamenti per una economia più verde

L’ 8 di novembre si è aperto l’invito principale 2017 per una “ Economia più verde “, “ GREENING THE ECONOMY H2020-SC5-2016-2017 “ dotato di un budget pari a 223 milioni di euro, strutturato in diciannove sotto-inviti tutti con scadenza il 7 marzo 2017.

I diciannove inviti della call 2017 finanziano quindi una rosa di attività che vanno dalle azioni innovative riguardanti le materie prime ai sistemi di modellazione e previsione del clima; dalle dimostrazioni su larga scala di soluzioni per la riduzione del rischio idro-meteorologico a progetti per colmare il divario acqua.

Le attività progettuali si devono fondare su un approccio basato sulle sfide, che possono includere la ricerca di base, la ricerca applicata, il trasferimento di conoscenze e l’innovazione.

In Orizzonte 2020 c’è un solo tasso di finanziamento per tutti i beneficiari e tutte le attività nei contributi di ricerca. I finanziamenti dell’UE coprono fino al 100 % di tutti i costi ammissibili per tutte le azioni di ricerca e innovazione. Per le azioni di innovazione, il finanziamento copre generalmente il 70 % dei costi ammissibili, ma potrebbe salire al 100 % per le organizzazioni senza

scopo di lucro. I costi ammissibili indiretti (ad es. costi di amministrazione, comunicazione e infrastruttura, forniture per ufficio) sono rimborsati a un tasso fisso del 25 % dei costi diretti ammissibili (i costi direttamente legati all’azione di implementazione).

Ecco nel dettaglio le 19 calls con i rispettivi budget:

-SC5-01-2016-2017: Sfruttare il valore aggiunto dei servizi climatici

-SC5-02-2017: Sistema integrato europeo di modellazione e previsione del clima regionale

-SC5-04-2017: Verso un sistema di verifica dei gas serra forte e completo

-SC5-06-2016-2017: Percorsi verso la decarbonizzazione e la capacità di ripresa dell’economia europea nel periodo 2030-2050 e oltre

> Budget pari a : 43.000.000 euro

-SC5-07-2017: Coordinare e sostenere azioni di ricerca e di innovazione sulla decarbonizzazione dell’economia dell’UE

-SC5-19-2017: Coordinamento degli osservatori di iniziative dei cittadini

-SC5-31-2017: Ampliamento delle attività di cooperazione internazionale in materia di adattamento e mitigazione del clima

>Budget pari a 6.000.000 euro

-SC5-08-2017: Dimostratori su larga scala di soluzioni a base naturale per la riduzione del rischio idro-meteorologico – 29.000.000 euro

-SC5-13-2016-2017: Nuove soluzioni per la produzione sostenibile di materie prime – 10.000.000 euro

-SC5-14-2016-2017: Azioni innovative per le materie prime – 56.000.000 euro

-SC5-15-2016-2017: Materie prime: azioni di sostegno della politica

-SC5-16-2016-2017: Materie prime: cooperazione internazionale

> Budget pari a 10.000.000 euro

-SC5-18-2017 : Nuovi sistemi di osservazione in-situ – 15.000 000 euro

-SC5-21-2016-2017: Patrimonio culturale come motore di una crescita sostenibile – 14.000.000 euro

-SC5-22-2017: Finanziamenti innovativi, modelli di business e di governance per il riutilizzo del patrimonio culturale – 5.000.000 euro

-SC5-26-2017: Appalti pre-commerciali sulla decontaminazione del suolo – 5.000.000 euro

-SC5-30-2017: ERA-NET mappa sui servizi climatici : valutazioni di impatto intersettoriali (valutazione, confronto e integrazione) – 13.000.000 euro

-SC5-32-2017: Scenari Biodiversità – 7.000.000 euro

-SC5-33-2017: Colmare il divario acqua – 10.000.000 euro

Iniziativa a favore delle imprese a basse emissioni di carbonio in Brasile

Questa azione costituisce la seconda fase dell’iniziativa a favore delle imprese a basse emissioni di carbonio; un programma d’azione volto a promuovere le industrie verdi con l’adozione di tecnologie a basse emissioni di carbonio (compresa l’efficienza energetica) in settori quali la produzione di energia e il consumo, l’efficienza energetica, la gestione dei rifiuti e l’agricoltura.

Questa seconda fase del progetto presterà assistenza tecnica per sostenere l’elaborazione di proposte fattibili basate su accordi di partenariato per la cooperazione aziendale tra piccole e medie imprese europee e brasiliane istituiti nella fase 1 dell’iniziativa a favore delle imprese a basse emissioni di carbonio in Brasile.

Il Budget è pari a 5.000.000 euro . La scadenza il 9 gennaio 2017.

Sito web: http://ec.europa.eu/europeaid/prag/annexes.do?chapterTitleCode=B

Contratto quadro per la prestazione di consulenza scientifica per il Mar Mediterraneo e il Mar Nero

Il presente bando di gara prevede la conclusione di un contratto quadro multiplo con sistema a cascata per la prestazione di consulenza scientifica per la pesca nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero. Lo scopo del contratto quadro è fornire alla Commissione europea uno strumento flessibile per ottenere risposte scientifiche specifiche e tempestive tramite servizi di consulenza e/o altri servizi specifici preliminari necessari alla prestazione della consulenza che è indispensabile per la politica e la gestione giornaliera della pesca nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero nell’ambito della politica comune della pesca e degli obiettivi della CGPM (Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo).

L’obiettivo finale è contribuire agli sforzi per invertire la tendenza al ribasso degli stock ittici e l’impatto delle attività di pesca sull’ecosistema rafforzando la consulenza scientifica a sostegno della gestione.

Il Budget disponibile è pari a 2.000.000 euro .La Scadenza è prevista per il 21 dicembre 2016 .

Sito web: https://etendering.ted.europa.eu/cft/cft-documents.html?cftId=1969

Governance internazionale degli oceani: il contributo dell’UE per oceani sicuri, puliti e gestiti in modo sostenibile

L’economia mondiale degli oceani è stimata intorno a 1 300 miliardi di euro. I cambiamenti climatici, la povertà e la sicurezza alimentare sono alcune delle sfide globali che possono essere affrontate efficacemente se gli oceani sono meglio protetti e gestiti in modo sostenibile.

La Commissione e l’Alta rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza hanno adottato una comunicazione congiunta in data odierna nella quale vengono proposte azioni finalizzate al conseguimento di oceani sicuri, puliti e gestiti in modo sostenibile. L’Unione europea, in quanto attore di primo piano sulla scena mondiale, delinea un’agenda per una migliore governance degli oceani fondata su un approccio internazionale, intersettoriale e basato su norme dell’UE in materia di politica estera e di sicurezza “.

La proposta di oggi definisce 14 azioni in 3 settori prioritari: 1) migliorare il quadro internazionale di governance degli oceani; 2) ridurre la pressione antropica sugli oceani e creare le condizioni per un’economia blu sostenibile; 3) potenziare la ricerca e i dati sugli oceani a livello internazionale.

1. Migliorare il quadro internazionale di governance degli oceani

Le norme vigenti in materia di oceani richiedono un ulteriore sviluppo e una migliore attuazione per far fronte alle problematiche connesse, ad esempio, alle zone al di fuori della giurisdizione nazionale e all’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile concordati a livello internazionale, come l’obiettivo di creazione del 10% di zone marine protette entro il 2020. L’UE coopererà con i partner internazionali per garantirne l’attuazione e ospiterà nell’ottobre 2017 la conferenza “I nostri oceani” per definire iniziative coerenti con tali impegni. Entro il 2018 la Commissione elaborerà inoltre orientamenti in materia di esplorazione e valorizzazione delle risorse naturali nelle zone soggette a giurisdizione nazionale.

Sulla base della strategia per la sicurezza marittima, l’Unione europea collaborerà con i paesi partner per ridurre le minacce e i rischi connessi alla sicurezza marittima, quali la pirateria, la tratta di esseri umani, il traffico di armi e stupefacenti, e al tempo stesso valorizzerà appieno le possibilità della nuova Guardia costiera e di frontiera europea, dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) e dell’Agenzia europea di controllo della pesca (EFCA). Inoltre, l’UE è fortemente impegnata nelle missioni di politica di sicurezza e di difesa comune e nelle operazioni nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano. L’operazione EUNAVFOR Atalanta contrasta attivamente la pirateria al largo delle coste somale, mentre l’operazione EUNAVFOR MED Sophia si sta adoperando per smantellare le reti di trafficanti e passatori e, ad oggi, ha salvato oltre 28 000 vite umane nel Mediterraneo centromeridionale.

2. Ridurre la pressione antropica sugli oceani e creare le condizioni per un’economia blu sostenibile

Con l’entrata in vigore dell’accordo di Parigi, la Commissione si adopererà per rafforzare alle azioni che hanno un impatto sugli oceani per adempiere agli impegni nazionali e internazionali, a partire dalla Giornata degli oceani alla COP 22 che si terrà a Marrakech il 12 novembre 2016. Gli oceani assorbono il 25% dell’anidride carbonica generata e sono pertanto un elemento importante per la regolazione del clima e, se non si interviene per contenere riscaldamento e l’acidificazione degli oceani, potrebbero perdere tale funzione.

La lotta alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (pesca INN) costituisce una priorità per l’UE. Almeno il 15% delle catture mondiali, pari a un valore di 8-19 miliardi di euro all’anno, è illegale. L’UE, in quanto leader nella lotta contro la pesca INN, promuoverà un’azione multilaterale e rafforzerà il ruolo di Interpol nella lotta alla pesca INN. La Commissione avvierà un progetto pilota che, avvalendosi delle comunicazioni satellitari, avrà l’obiettivo di controllare la pesca illegale a livello mondiale.

Un’altra grave minaccia per gli oceani è costituita dai rifiuti marini. Nell’ambito del piano d’azione per l’economia circolare, l’UE proporrà entro il 2017 una strategia per le materie plastiche che contribuirà a ridurre i rifiuti marini di almeno il 30% entro il 2020.

La Commissione lavorerà all’elaborazione di orientamenti internazionali sulla pianificazione dello spazio marittimo entro il 2025 e contribuirà a espandere le zone marine protette in tutto il mondo grazie a finanziamenti nel quadro dei programmi “Orizzonte 2020” e “LIFE”.

3. Potenziare la ricerca e i dati sugli oceani a livello internazionale

Si stima che il 90% dei fondali oceanici sia ancora inesplorato. Meno del 3% è utilizzato per attività economiche. Una maggiore comprensione e una conoscenza scientifica solida sono fondamentali per gestire in modo sostenibile le risorse oceaniche e ridurre la pressione antropica. La rete dei dati blu (la rete europea di osservazione e di dati dell’ambiente marino – EMODnet) raccoglie i dati provenienti da oltre 100 organismi di ricerca marina ed è accessibile a tutti. La Commissione proporrà soluzioni per sviluppare questa banca dati e trasformarla in una rete mondiale di dati marini.

(A cura di M.A. Cerizza)

 


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