A distanza di qualche mese dalla notizia della convocazione di un tavolo tecnico al fine del riesame dei valori limite allo scarico per i Pfas (sostanze perfluoroalchiliche) e per altre sostanze chimiche, al fine di fronteggiare “contaminazione delle falde da PFAS che solo in Veneto interessa almeno 300 mila persone”, il Ministro dell’Ambiente ha incontrato in conferenza stampa le “Mamme Pfas”. Come riporta il Comunicato Stampa del Ministero stesso, da settembre “in tre mesi un gruppo di lavoro costituito ad hoc dal Ministero dell’Ambiente ha realizzato le linee guida per la definizione di valori limite di emissione per le sostanze chimiche pericolose. Il 3 dicembre queste linee guida sono state scritte e ora saranno discusse presso la conferenza delle Regioni perché la materia è di competenza concorrente”. Ciò nonostante, prosegue il Ministro, “il Ministero si è fin da subito affiancato alla regione Veneto per poter offrire supporto anche tecnico per procedere in tempi rapidi alla bonifica“. Viene, inoltre, ricordato che “a novembre il Ministero dell’Ambiente ha predisposto l’iter amministrativo rendendo di fatto effettivamente disponibili quei 46 milioni di euro circa per poter procedere a un by pass idrico e fare in modo che finalmente le centinaia di migliaia di famiglie interessate da questo inquinamento possano approvvigionarsi di acqua pulita e salubre”.

Relativamente al contesto Europeo, il Ministro ammette che “attualmente non c’è su questo tema una sensibilità specifica in Europa“, la stessa direttiva acque, sulla quale è attualmente aperta la consultazione pubblica, “ci vede in una posizione di opposizione. Ma stiamo provando a lavorare con una serie di Paesi in modo da costituire una minoranza di blocco per poter cambiare il testo inserendo i valori limite per i Pfas”.

 


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