Il Consiglio di Stato ha espresso parere favorevole con osservazioni in merito allo schema di decreto recante i criteri operativi e le procedure autorizzative semplificate per il compostaggio di comunità di rifiuti organici ai sensi dell’art. 180, comma 1-octies, del D.Lgs. 152/2006 così come introdotto dall’art. 38 della L. 221/2015.

Il compostaggio è un processo biologico che consente di trasformare le materie organiche (scarti di cucina, foglie, liquame..) in fertilizzante, che può essere successivamente utilizzato come ammendante.

In particolare, il compostaggio di comunità è definito dal D.Lgs. 152/2006 come quello “ effettuato collettivamente da più utenze domestiche della frazione organica dei rifiuti urbani prodotti dalle medesime, al fine dell’utilizzo del compost prodotto da parte delle utenze conferenti” (art. 183, co. 1, lettera qq-bis).

Il regolamento risponde all’esigenza di introdurre l’attività di compostaggio di comunità quale modalità innovativa di gestione dei rifiuti urbani biodegradabili, al fine di una riduzione del loro conferimento in discarica attraverso l’attività di riciclaggio, conformemente a quanto disposto dalle direttive europee. (SB)


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