E’ stato inviato il 29 settembre scorso alla Commissione UE lo schema di regolamento del nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti (RENTRI), con i modelli digitali dei registri di carico e scarico e dei formulari. Il Decreto resterà al vaglio delle istituzioni europee e degli Stati membri per un periodo di “stand still” di 90 giorni. Parallelamente dovrà essere inviato anche al Consiglio di Stato, dopodiché, a meno di imprevisti, potrà essere ufficialmente adottato dal Ministero della Transizione Ecologica. L’obiettivo è arrivare alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entro la fine dell’anno, così come previsto dal cronoprogramma della Strategia nazionale per l’economia circolare.

La sperimentazione del prototipo del nuovo sistema informatico di tracciabilità ovviamente non si fermerà. Lo stesso schema di Decreto definisce che le prime iscrizioni al RENTRI non si avranno prima di diciotto mesi dall’entrata in vigore del decreto (due mesi dopo la pubblicazione in Gazzetta) e procederanno scaglionate, a seconda delle dimensioni di enti e imprese.

Si fa notare che lo schema di decreto notificato a Bruxelles, rispetto alla precedente bozza, è stato rimodulato sulla base delle osservazioni degli stakeholders a seguito della consultazione conclusasi il 30 maggio scorso. I tempi d’iscrizione, ad esempio, sono stati ulteriormente dilatati rispetto alla prima bozza, mentre la definizione di dettaglio delle modalità operative è stata rinviata all’adozione di successivi decreti direttoriali.

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