Il Consiglio di Stato ha espresso il suo parere consultivo in merito allo schema di Regolamento MiTE che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto (End of Waste) dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e di altri rifiuti inerti di origine minerale, ai sensi dell’articolo 184-ter, comma 2, del D.L.vo 3 aprile 2006, n. 152 (TUA).

Considerato il rilievo strategico dello schema del regolamento per un’attivazione effettiva dei principi di circular economy in questo settore, il Consiglio di Stato, con il parere n. 851 del 17 maggio 2022, non è entrato nel merito delle decisioni e delle scelte compiute dal MiTE, tuttavia, ha fornito alcune considerazioni che “pur non implicando rilievi sulla legittimità dello schema di decreto qui in trattazione, mirano a portare in doverosa evidenza un profilo di logicità e proporzionalità complessiva della manovra normativa”.

In particolare, tra gli aspetti rilevanti considerati dal CdS si segnalano:

– la fase di selezione dei rifiuti in ingresso, con particolare riferimento: agli inerti abbandonati (o prodotti da terremoti e alluvioni), alle modalità di cessione degli stessi e conseguenti profili di responsabilità;

-la fase dei controlli da effettuare sull’aggregato prodotto in sede di recupero del rifiuto, per ciò che concerne i parametri relativi agli aromatici, benzene, toluene, etilbenzene e xilene, all’amianto e ai cloruri e solfati.

Si ricorda, inoltre, che tale schema di regolamento, in quanto regola tecnica, è già stato notificato in via preliminare alla Commissione UE (data di ricezione: 14 marzo 2022).

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