Un miliardo e mezzo di euro per la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e per l’ammodernamento di quelli esistenti destinati a Comuni ed Enti d’ambito e altri 600 milioni per la realizzazione di progetti faro di economia circolare per rafforzare e implementare le filiere industriali strategiche e sopperire alla scarsità di materie prime il cui consumo avviene per il 65% proprio nelle città.
Il ministero della Transizione Ecologica il 15 ottobre ha pubblicato i decreti firmati dal ministro Roberto Cingolani con i criteri di selezione per i progetti relativi a raccolta differenziata, impianti di riciclo e iniziative “flagship” per le filiere di carta e cartone, plastiche, RAEE e tessili.
Pubblicati il 15 ottobre sul sito del Mite anche gli avvisi, predisposti con il supporto di Invitalia, per la presentazione delle proposte. Le misure puntano allo sviluppo dell’economia circolare secondo i criteri guida del piano europeo d’azione con l’obiettivo di raggiungere i target europei di riciclo e contribuire fino al 50% al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione.
E’ aperta dal 30 settembre al 30 novembre 2021 la consultazione pubblica sulle linee programmatiche della strategia nazionale per l’economia circolare. Inoltre il decreto relativo all’approvazione del piano operativo per il sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione stanzia 500 milioni di euro per dotare l’Italia di strumenti tecnologicamente avanzati a difesa del territorio e delle infrastrutture, evitando il conferimento illecito di rifiuti, gli incendi e ottimizzando la gestione delle emergenza.

 

I decreti sono stati, inoltre, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale: sulla Gazzetta Ufficiale del15 ottobre è difatti stato pubblicato il Decreto 28 settembre 2021 recante “Definizione delle procedure di evidenza pubblica da avviarsi per l’assegnazione delle risorse finanziarie previste per l’attuazione degli interventi relativi all’Investimento 1.1, Missione 2, Componente 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e l’ammodernamento di impiati esistenti.

Le risorse finanziarie previste per l’attuazione degli interventi relativi all’investimento 1. 1, Missione 2, Componente 1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e l’ammodernamento di impianti esistenti, sono pari a 1.500.000.000,00 Euro e il 60% delle risorse saranno destinate a interventi da realizzarsi nelle regioni del centro e del sud Italia.

Al fine della indizione delle procedure ad evidenza pubblica verrano emanati dal MITE tre avvisi aventi ad oggetto proposte per il finanziamento di interventi rientranti nelle seguenti aree tematiche:

linea d’intervento A – miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani;

linea d’intervento B – ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata;

linea d’intervento C – ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale (PAD), i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e i rifiuti tessili.

 

MASTER RIFIUTI: la corretta gestione FAD

 

Mentre, sulla Gazzetta Ufficiale del 16 ottobre è stato pubblicato il Decreto 28 settembre 2021 recante “Finanziamento dei progetti «Faro» di economia circolare che promuovono l’utilizzo di tecnologie e processi ad alto contenuto innovativo nei settori produttivi, individuati nel Piano d’azione europeo sull‘economia circolare, quali: elettronica e ICT, carta e cartone, plastiche, tessili, nell’ambito dell’Investimento 1.2, Missione 2, Componente 1 del PNRR”.

il finanziamento riguarderà le seguenti aree tematiche:

Linea d’intervento A: ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche c.d. RAEE comprese pale di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici;

Linea d’intervento B: ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti in carta e cartone;

Linea d’intervento C: realizzazione di nuovi impianti per il riciclo dei rifiuti plastici (attraverso riciclo meccanico, chimico, «Plastic Hubs»), compresi i rifiuti di plastica in mare (marine litter);

Linea d’intervento D: infrastrutturazione della raccolta delle frazioni di tessili pre-consumo e post consumo, ammodernamento dell’impiantistica e realizzazione di nuovi impianti di riciclo delle frazioni tessili in ottica sistemica cd. «Textile Hubs».

Entrambi i decreti sono entrati in vigore il 15 ottobre 2021, giorno della loro pubblicazione sul sito istituzionale del Ministero della transizione ecologica.

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