Dal 1° luglio 2022 le imprese esportatrici verso la Germania dovranno adempiere agli obblighi previsti dalla legge tedesca, particolarmente severa, sugli imballaggi, pena pesanti sanzioni pecuniarie (fino a 200 mila euro) e il divieto di vendita.

In particolare, le regole, che in precedenza erano previste soltanto per il packaging destinato al solo consumatore finale (Business to consumer o cd. B2C), da luglio saranno estese anche al settore B2B (Business to business), coinvolgendo così, l’intera filiera dell’esportazione (gli imballaggi commerciali e per il trasporto, quelli di prodotti contenenti sostanze nocive, il packaging monouso per bevande).

Rilevante è sicuramente il fatto che questa novità normativa riguarderà un gran numero di imprese italiane, essendo la Germania il principale partner commerciale del Bel paese con un interscambio complessivo che nel 2021 ha superato i 142 miliardi di euro.

Nello specifico, le aziende esportatrici dovranno rispettare due condizioni:

  • la prima relativa all’obbligo di iscrizione nel registro centrale tedesco per i produttori di imballaggi, “Lucid”. Un’iscrizione che può essere effettuata anche online.
  • la seconda condizione, invece, di avere in essere un contratto di smaltimento degli imballaggi.

 

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