Ieri, 22 novembre 2022, è stato pubblicato il Comunicato del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) recante l’“Approvazione del «Piano di pronto intervento per la difesa del mare e delle zone costiere da inquinamenti da idrocarburi e da altre sostanze pericolose e nocive»”.

All’interno del provvedimento, si specifica che le attività di risposta italiana agli inquinamenti marini e delle coste da idrocarburi e altre sostanze pericolose e nocive (da qui in poi definite HNS) sono organizzate su tre livelli di gestione a cui corrispondono altrettanti livelli di pianificazione.

Il Livello 1 (inquinamento lieve o di media gravità) è regolamentato dai Piani Operativi Locali (POL) dei Compartimenti marittimi e, nel caso di inquinamenti che coinvolgono più Compartimenti, dai Piani di coordinamento delle Direzioni Marittime, il Livello 2 (inquinamento grave) è oggetto di regolamentazione nel presente piano (Piano MiTE), mentre il Livello 3 (inquinamento gravissimo) è regolamentato dal Piano nazionale del Dipartimento della Protezione Civile (Piano DPC).

Lo scopo del presente Piano MiTE è definire le misure organizzative, a livello centrale e periferico, in risposta agli eventi di Livello 1 (la cui gestione è prevista principalmente nei Piani Operativi Locali – POL predisposti dai Capi di Compartimento Marittimo) e coordinare le attività operative degli Enti interessati per il Livello 2 di inquinamento marino o di imminente pericolo di sversamento in mare di idrocarburi e/o HNS, applicando misure di contenimento, riduzione ed eliminazione dell’inquinamento di livelle 1 e 2.

Il piano descrive anche il Livello 3 di emergenza (la cui gestione è prevista nel Piano antinquinamento del Dipartimento della Protezione Civile), nonché le attività che si svolgono in ambito di accordi internazionali.
 
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