L’emergenza sanitaria del coronavirus non sembra fermare il riciclo dei Pneumatici Fuori Uso.

Anzi, secondo quando comunicato da Ecopneus, “sono 53.546 le tonnellate di PFU rintracciate, raccolte e recuperate nei primi tre mesi del 2020; un quantitativo addirittura di poco superiore alle 53.174 tonnellate raccolte lo scorso anno nello stesso periodo. Sono invece oltre 18.000 le richieste di prelievo di PFU inserite dai 13.450 gommisti, stazioni di servizio e autofficine servite finora da Ecopneus in tutta Italia”

Altro dato interessante fornito dalla società è rappresentato dal fatto che “il numero di interventi di raccolta dei PFU presso i gommisti è rimasto costante anche a marzo, sia rispetto il mese di febbraio che rispetto marzo 2019, nonostante si siano notevolmente ridotte le richieste di prelievo dei PFU da parte dei gommisti, a causa dell’ovvia contrazione nel ricambio di pneumatici per l’emergenza COVID-19″. In particolare, questo fenomeno si spiegherebbe, per Ecopneus, a causa della presenza di flussi irregolari di pneumatici e PFU: ogni anno la società, e il sistema di gestione dei PFU nel suo complesso, garantiscono infatti la raccolta di oltre il 100% dei PFU regolarmente immessi nel mercato eppure ci sono comunque dei quantitativi “extra” che restano presso officine e gommisti.


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