Anche in ambito nucleare la normazione fornisce un valido supporto. È la volta della commissione Tecnologie nucleari e radioprotezione che ha di recente realizzato un documento ad hoc: la UNI 11918.

Questo documento definisce i criteri principali e le linea guida per una corretta gestione dei rifiuti radioattivi solidi e liquidi e delle sorgenti sigillate dismesse, prodotte nell’ambito di pratiche, autorizzate all’uso di sorgenti radioattive, nei settori medico-sanitario, industriale e di ricerca, al di fuori di impianti nucleari di potenza e di ricerca, per il trattamento di combustibili irraggiati, per la preparazione e per la fabbricazione delle materie fissili speciali e dei combustibili nucleari.

Tali rifiuti sono spesso definiti rifiuti radioattivi istituzionali – IRW o rifiuti radioattivi non nucleari – NNRW, con l’obiettivo di sottolineare che non derivano dalla produzione di energia nucleare o che si riferiscono a organizzazioni pubbliche.

IRW è generato come risultato di molte attività, comprese applicazioni mediche diagnostiche, terapeutiche e di ricerca in medicina; controllo e misurazione dei processi nell’industria e numerosi usi di materiale radioattivo in agricoltura, esplorazione geologica, edilizia e altri campi.
 
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La norma non si applica a:

  • I rifiuti derivanti da attività di bonifica o a seguito di interventi di decontaminazione in situazioni di esposizione esistente o di emergenza, al di fuori di una pratica e autorizzate dalle Autorità Competenti sulla base di specifici Piani di Intervento;
  • I rifiuti prodotti da attività di decommissioning di istallazioni, utilizzate nell’ambito di pratiche che rientrano nell’oggetto della norma, ma che richiedono una specifica autorizzazione sulla base di un Piano da sottoporre alle Autorità Competenti;
  • I rifiuti contaminati da radionuclidi di origine naturale (definiti come NORM, per esempio Sabbie zirconifere, fosfogessi, ecc.) ad eccezione dei casi in cui i radionuclidi sono utilizzati per le loro proprietà radioattive;
  • I rifiuti prodotti dall’esercizio di Reattori nucleari di ricerca.

 

Per i rifiuti, che rientrano nel campo sopra delineato, può essere definito uno schema di gestione completo, dalla produzione allo smaltimento, secondo una prassi ormai consolidata nel Paese, basata sul Servizio Integrato descritto nell’Appendice B della norma. I rifiuti radioattivi in oggetto possono essere nella forma di sorgenti sigillate dismesse o di materiale radioattivo di scarto non sigillato. Poiché i criteri e le condizioni di gestione possono essere differenti nei due casi, nel testo della norma è presentata una trattazione separata.

All’interno della UNI 11918 è riportata la UNI 10897, Carichi di rottami metallici – Rilevazione di radionuclidi con misure X e gamma come riferimento normativo.
 

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