Il 19 agosto 2023 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il Decreto 3 agosto 2023 del MASE recante la “Approvazione del piano d’azione nazionale per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione 2023”.

Gli appalti pubblici verdi sono stati definiti dalla Commissione Europea come lo strumento di politica ambientale in base al quale “le amministrazioni pubbliche integrano i criteri ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita”.

Con la Comunicazione COM (2003) 302 recante Politica integrata dei prodotti – sviluppare il concetto di “ciclo di vita ambientale”, la Commissione europea, nell’ambito delle politiche che tendono a favorire gli acquisti verdi, ha invitato gli Stati membri ad elaborare e rendere accessibile al pubblico appositi “piani d’azione per l’integrazione delle esigenze ambientali negli appalti pubblici” entro l’anno 2006 con obiettivi da conseguire entro tre anni e misure da adottare.

Il Piano d’azione in esame, promuovendo gli appalti pubblici verdi, anello di congiunzione tra la produzione e il consumo, per la propria trasversalità settoriale e per l’efficacia su tutti gli obiettivi di tutela ambientale, è strumento strategico per l’attuazione di quanto previsto nella Strategia sviluppo sostenibile e dall’agenda 2030 dell’ONU in merito prioritariamente all’obiettivo 12 (produzione e consumo sostenibile), degli obiettivi della Strategia Nazionale per l’Economia Circolare adottata con D.M. 24 giugno 2022, nonché dei piani e delle strategie che approcciano le politiche volte a promuovere obiettivi di sostenibilità ambientale.

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Il Piano d’azione è inoltre strumento strategico per lo sviluppo dell’economia reale in quanto funzionale all’attuazione dei paradigmi della transizione verde e dell’economia circolare del sistema produttivo, nonché al sostegno dell’innovazione in termini di prodotti, processi e modelli di business.

In particolare, gli appalti pubblici verdi possono rispondere contestualmente sia ai bisogni contingenti del sistema socio-economico, mantenendo la coesione sociale sia creare importanti fattori d’innesco di cicli virtuosi verso i nuovi paradigmi di sviluppo europei, ossia contribuire alla transizione digitale e verde delle imprese e della società in generale.

Inoltre, gli appalti pubblici possono essere un’ulteriore leva per rafforzare la leadership delle imprese italiane a scala europea e mondiale, grandi e piccole e medie (PMI) in materia di tecnologie verdi e pratiche circolari.

Infine, al fine di revisionare e aggiornare i criteri ambientali minimi (CAM) vigenti, nonché al fine di integrare nuove categorie di forniture, servizi e lavori nella strategia degli appalti pubblici sostenibili, sono adottati, con decreti del MASE , i CAM che costituiscono le misure volte all’integrazione delle esigenze di sostenibilità ambientale nelle procedure d’acquisto pubbliche.

Il decreto in esame è entrato in vigore il 20 agosto 2023.
 

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