L’industria della carta si dice favorevole alla proposta legislativa della Commissione Ue volta a modificare di modifica dell’attuale regolamento 1013/2006 sulle spedizioni di rifiuti.

In particolare, Assocarta sostiene l’obiettivo UE di imporre obblighi alle società esportatrici UE al fine di dimostrare una gestione ecologicamente corretta del rifiuto negli impianti di destino; prima della spedizione dovrà essere garantito, in particolare, che gli impianti siano stati soggetti a un audit condotto da una terza parte indipendente e accreditata con qualifiche appropriate. Obblighi simili, precisa Assocarta, dovrebbero essere imposti anche alle esportazioni verso i paesi OCSE (non UE), al fine di garantire una gestione del rifiuto che segua standard simili a quelli dell’UE.

Anche lo status di EoW non deve esentare le società esportatrici della UE dall’obbligo di garantire la sostenibilità delle loro esportazioni e il rispettino gli standard di qualità equivalenti a quelli UE, nonché una gestione ecologicamente corretta delle importazioni.

Inoltre, l’industria della carta accoglie con favore anche l’inserimento di un nuovo obbligo informativo nell’Allegato VII: la proposta di modifica del Regolamento 1013/2006, difatti, prevede che nella sezione compilata dalla azienda che effettua il recupero (nel caso di carta da riciclare, la cartiera) debba essere indicata la quantità preparata per il riutilizzo o la quantità riciclata.

L’industria cartaria, infine, sostiene il testo proposto all’articolo 28, che prevede l’osservanza degli adempimenti procedurali applicabili in caso di disaccordo sulla classificazione dei rifiuti o dei materiali spediti. Per prevenire questo disaccordo la Commissione potrà adottare misure che chiariscano la classificazione di determinati rifiuti a livello europeo, questo per evitare anche interpretazioni divergenti quando si spediscono rifiuti all’interno dell’Unione in relazione alla loro classificazione e alla procedura di spedizione corrispondente.

 


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