Top

La banca dati ambientale Vigente, aggiornata, commentata Il tuo strumento operativo

Come si interpreta il principio “chi inquina paga”?

Categoria: Bonifiche
Autorità: Consiglio di Stato Sez. IV
Data: 21/02/2023
n. 1776

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, nell’interpretare il principio “chi inquina paga” (che consiste nell'addossare ai soggetti responsabili i costi cui occorre far fronte per prevenire, ridurre o eliminare l’inquinamento prodotto), ha fornito una nozione di causa in termini di aumento del rischio, ovvero come contribuzione da parte del produttore al rischio del verificarsi dell’inquinamento. Per poter presumere l’esistenza di un siffatto nesso di causalità l’autorità competente deve disporre di indizi plausibili in grado di dar fondamento alla sua presunzione, quali la vicinanza dell’impianto dell’operatore all'inquinamento accertato e la corrispondenza tra le sostanze inquinanti ritrovate e i componenti impiegati da detto operatore nell'esercizio della sua attività. Quando disponga di indizi di tal genere, l'autorità competente è allora in condizione di dimostrare un nesso di causalità tra le attività degli operatori e l’inquinamento diffuso rilevato.

banner Membership TuttoAmbiente

Leggi la sentenza

FATTO e DIRITTO   1. Oggetto del contendere è l’ordinanza sindacale n. 21 del 18 luglio 2011, con la quale il Comune di Rapino ha ingiunto alla società XXX di attivare tutte le necessarie misure di messa in sicurezza di emergenza della falda nel sito ubicato in Via Madonna della Libera, oggetto della relazione A.r.t.a. (l’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente dell’Abruzzo), n. 2906 del 25 maggio 2011, nonché di predisporre il piano di caratterizzazione per il suddetto sito da presentare al Comune stesso ed agli altri Enti competenti.   1.1. La società odierna appellata impugnava detta ordinanza innanzi al…
La sentenza completa è disponibile su Membership TuttoAmbiente

© Riproduzione riservata