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Industrie insalubri: quali limitazioni urbanistiche?

Categoria: Generalità
Autorità: TAR Lombardia (BS) Sez. II
Data: 03/05/2021
n. 403

L’indicazione contenuta nell’art. 216 del R.D. 1265/1934 secondo cui le lavorazioni insalubri di prima classe (tra cui gli allevamenti) devono essere isolate nelle campagne non implica che le zone agricole (o comunque inedificabili) attorno agli allevamenti debbano rimanere tali. La pianificazione urbanistica può, infatti, espandere l’abitato verso le aree libere. Sono, poi, le singole costruzioni a subire le limitazioni causate dagli allevamenti preesistenti, con esiti che richiedono una valutazione caso per caso.

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Leggi la sentenza

Ritenuto in fatto e considerato in diritto   I ricorrenti sono proprietari di un allevamento suinicolo di circa 1.800 mq, situato nel Comune di (omissis). La struttura è presente dagli anni Sessanta, e inizialmente era gestita dal padre dei ricorrenti.   In data 30 novembre 2006 i ricorrenti, modificando e integrando un precedente contratto, hanno nuovamente concesso in affitto l’allevamento alla società agricola (omissis). In seguito, è stato stipulato un contratto di affitto in data 11 febbraio 2016 con l’azienda agricola (omissis). Quest’ultimo contratto è stato poi risolto, dapprima parzialmente e poi integralmente con effetto dal 28 febbraio 2018.  …
La sentenza completa è disponibile su Membership TuttoAmbiente

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