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Quando si configura il reato di abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo?

Categoria: Responsabilità ambientali
Autorità: Cass. Pen. Sez. III
Data: 25/11/2020
n. 33047

Il reato di abusiva occupazione di spazio demaniale marittimo (previsto dagli artt. 54 e 1161 del codice navale) si configura anche quando non vi sia un esplicito atto di destinazione demaniale del bene. La demanialità, infatti, deriva da caratteristiche intrinseche del bene, sicché, qualora questo sia compreso tra le categorie previste dall’art. 28 del codice navale (lagune, foci di fiumi che sboccano in mare ecc.) e sia adibito ad usi connessi alla navigazione, esso rientra per ciò stesso nel demanio marittimo.

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Ritenuto in fatto   1. C.F., a mezzo del difensore, ricorre per cassazione impugnando l’ordinanza, indicata in epigrafe, con la quale il tribunale del riesame di L. ha respinto l’istanza di riesame avverso il decreto di sequestro preventivo di un villino per civile abitazione con terreno circostante censito al catasto al fogl. 7, part. n. 719 del Comune di S., nell’ambito di indagini svolte in relazione agli artt. 54- 1161 cod. nav. per l’arbitraria occupazione del demanio marittimo sul quale insiste un manufatto edificato.   2. Per l’annullamento dell’impugnata ordinanza il ricorrente, deduce tre motivi di impugnazione, qui enunciati, ai…
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