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Comuni e tariffa TARI: secondo quali principi va determinata?

Categoria: Rifiuti
Autorità: TAR Lazio, Sez. II
Data: 21/03/2023
n. 4926

Sussiste un limite alla libertà dei comuni nella determinazione delle relative tariffe Ta.Ri. da applicare alle varie categorie; la differente tassazione deve, difatti, essere valutata in base alla “capacità produttiva” dei rifiuti da parte delle diverse categorie di contribuenti (nel caso di specie il Comune ha apertamente disatteso tali principi, apparendo la Ta.Ri. relativa ai locali da ballo determinata in assenza di ogni valutazione della effettiva potenzialità di produzione di rifiuti e della specifica modalità di esercizio dell’attività ivi posta in essere. La “Cat. 26 – Discoteche e night club” è risultata difatti assoggettata ad una tariffa netta che si è mostrata sproporzionata ed eccessiva rispetto alle altre aliquote ivi stabilite per altre utenze non domestiche afferenti ad attività che appaiono, già in base ad un dato comune di esperienza, ben più rilevanti ai fini della produzione dei rifiuti rispetto a quella svolta in discoteche, night club e locali analoghi).  

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Leggi la sentenza

FATTO e DIRITTO   Con il presente gravame la S. R. (d’ora innanzi “S.”) - associazione provinciale costituita nell’ambito del sistema Fipe-Confcommercio tra i titolari di pubblici esercizi che svolgono attività di sala da ballo, discoteca, dancing, night club e attività analoghe - impugna la deliberazione dell’Assemblea Capitolina in epigrafe, nella parte in cui ridefinisce per l’anno 2020 la tariffa della tassa sui rifiuti (Ta.Ri.) per le utenze “non domestiche” relative alla “Cat. 26 – Discoteche e night club”, determinandola nella misura massima dello scaglione di cui al d.P.R. n. 158/1999 - pari ad euro 19,91129 netti ed euro 20,90686…
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