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Iscrizione all’Albo Gestori: quali effetti ha l’informativa antimafia?

Categoria: Rifiuti
Autorità: Consiglio di Stato, Sez. III
Data: 19/12/2018
n. 7151

L’interdittiva antimafia è una misura di natura cautelare e preventiva destinata a colpire l’azione della criminalità organizzata, impedendole di avere rapporti con la Pubblica amministrazione, e prescinde dall’accertamento di singole responsabilità penali nei confronti dei soggetti che, nell’esercizio di attività imprenditoriali, hanno rapporti con l’Amministrazione, fondandosi, piuttosto, sugli accertamenti compiuti dai diversi organi di polizia valutati, per la loro rilevanza, dal Prefetto territorialmente competente. Tale misura ha l’effetto di escludere che un imprenditore, persona fisica o giuridica, seppur dotato di adeguati mezzi economici e di una altrettanto adeguata organizzazione, meriti la fiducia delle istituzioni (sia cioè da queste da considerarsi come “affidabile”) e possa essere, di conseguenza, titolare di rapporti contrattuali con le stesse, ovvero destinatario di titoli abilitativi da queste rilasciati, ovvero ancora essere destinatario di contributi, finanziamenti o mutui agevolati ed altre erogazioni dello stesso tipo. Le informative interdittive sono applicabili anche all’ l’iscrizione all'Albo Nazionale Gestori Ambientali (art. 212 D.L.vo 152/2006), quale provvedimento di tipo abilitativo-autorizzativo che abilita l’operatore economico allo svolgimento di attività individuate nel D.M. 120/2014: una volta verificata l’esistenza in capo all’impresa di una informativa antimafia, il diniego di iscrizione all’Albo Gestori Ambientali costituisce, infatti, atto dovuto.  

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Leggi la sentenza

Fatto   1. Il sig. -OMISSIS-esercita sin dal 1995 l’attività di trasportatore per conto terzi sotto forma di impresa individuale. Per l’esercizio di tale attività in favore di committenza pubblica l’impresa è iscritta nella c.d. “white list”. Il 23 luglio 2014 la Prefettura di Milano ha emesso una informativa antimafia, richiamando i contenuti della nota della Prefettura di Pavia del 18 marzo 2014, di interdittiva antimafia e contestuale cancellazione dalla “white list”. Alla base dell’interdittiva era una “articolata trama di rapporti parentali” con soggetti malavitosi, consistente nel fatto che gli zii del sig. -OMISSIS-erano destinatari di provvedimenti di sorveglianza speciale,…
La sentenza completa è disponibile su Membership TuttoAmbiente

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