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Definita la disciplina transitoria per il trasporto dei nuovi rifiuti urbani generati dalle attività economiche
di Paolo Pipere
Categoria: Rifiuti
Il superamento dei criteri qualitativi e quantitativi per l’assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani in favore dell’individuazione per legge dei rifiuti urbani prodotti da enti e imprese comporta una serie di conseguenze di difficile gestione, ma almeno le criticità connesse alle categorie di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali sono state temporaneamente risolte. Dal 1° gennaio del 2021 molti rifiuti non pericolosi prodotti da imprese, enti e liberi professionisti diventeranno per legge rifiuti urbani. Secondo le stime di Ecocerved, fondate sull’elaborazione dei dati MUD, si tratta di oltre 1,2 milioni di tonnellate. Lo ha previsto il D.Lgs. 116/2020, la norma che ha recepito nell’ordinamento nazionale le modifiche alla Direttiva quadro sui rifiuti (2008/98/CE) introdotte dalla Direttiva 2018/851/CE. I rifiuti derivanti da lavorazioni industriali, dall’agricoltura, dall’edilizia e dal trattamento di acque, rifiuti ed emissioni in atmosfera, così come i rifiuti delle fosse settiche, delle reti fognarie e i veicoli fuori uso continueranno ad essere classificati come rifiuti speciali. ...
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Definita la disciplina transitoria per il trasporto dei nuovi rifiuti urbani generati dalle attività economiche
di Paolo Pipere
Il superamento dei criteri qualitativi e quantitativi per l’assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani in favore dell’individuazione per legge dei rifiuti urbani prodotti da enti e imprese comporta una serie di conseguenze di difficile gestione, ma almeno le criticità connesse alle categorie di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali sono state temporaneamente risolte. Dal 1° gennaio del 2021 molti rifiuti non pericolosi prodotti da imprese, enti e liberi professionisti diventeranno per legge rifiuti urbani. Secondo le stime di Ecocerved, fondate sull’elaborazione dei dati MUD, si tratta di oltre 1,2 milioni di tonnellate. Lo ha previsto il D.Lgs. 116/2020, la norma che ha recepito nell’ordinamento nazionale le modifiche alla Direttiva quadro sui rifiuti (2008/98/CE) introdotte dalla Direttiva 2018/851/CE. I rifiuti derivanti da lavorazioni industriali, dall’agricoltura, dall’edilizia e dal trattamento di acque, rifiuti ed emissioni in atmosfera, così come i rifiuti delle fosse settiche, delle reti fognarie e i veicoli fuori uso continueranno ad essere classificati come rifiuti speciali. ...
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