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Do Not Significant Harm: il misuratore della effettiva sostenibilità

di Francesco Marazzi

Categoria: Sviluppo sostenibile

  Il DNSH, nuovo e “significativo” acronimo che si è diffuso in maniera particolare nel nostro Paese, con l’avvento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), secondo quanto previsto dal dispositivo RRF (Recovery and Resilience Facility) che, tra i vari obiettivi, si propone di sostenere interventi che contribuiscano ad attuare l’Accordo di Parigi e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in coerenza con il Green Deal europeo.   Il principio Do No Significant Harm (di seguito DNSH), come riportato sul portale di ItaliaDomani.gov[1], prevede che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non arrechino nessun danno significativo all’ambiente: questo principio è fondamentale per accedere ai finanziamenti del RRF.     Tale principio introdotto a livello comunitario ed esplicitato dal Regolamento sulla “Tassonomia per la finanza sostenibile” (Regolamento UE 2020/852)[2] che individua i criteri per determinare come ogni attività economica contribuisca in modo sostanziale alla tutela dell’ecosistema, senza arrecare danno a nessuno dei seguenti obiettivi ambientali: mitigazione dei cambiamenti...

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