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La recente pubblicazione del Decreto 13 Ottobre 2016, n.264 da parte del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, “Regolamento recante criteri indicativi per agevolare la dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti” ha reso ancora più attuale la discussione in merito alla possibilità di utilizzare in sottoprodotti utilizzabili da altre industrie o filiere industriali favorendo lo sviluppo del concetto di economia circolare, evitando un estensiva e ingiustificata applicazione della normativa in materia di rifiuti. La nozione di “sottoprodotto” viene introdotta dalla Corte europea di Giustizia che, in ripetute sentenze, ne dà un quadro definitorio ad iniziare proprio dalle modalità produttive. All’evoluzione della giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea segue un altro passo fondamentale, ovvero la Comunicazione interpretativa in materia di rifiuti e di sottoprodotti (datata 21 febbraio 2007 COM 2007/59) che, benché antecedente alla Direttiva del 2008, è ancora attuale ed offre ancora materiali,...
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Elogio del sottoprodotto
di Massimo Medugno
La recente pubblicazione del Decreto 13 Ottobre 2016, n.264 da parte del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, “Regolamento recante criteri indicativi per agevolare la dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti” ha reso ancora più attuale la discussione in merito alla possibilità di utilizzare in sottoprodotti utilizzabili da altre industrie o filiere industriali favorendo lo sviluppo del concetto di economia circolare, evitando un estensiva e ingiustificata applicazione della normativa in materia di rifiuti. La nozione di “sottoprodotto” viene introdotta dalla Corte europea di Giustizia che, in ripetute sentenze, ne dà un quadro definitorio ad iniziare proprio dalle modalità produttive. All’evoluzione della giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea segue un altro passo fondamentale, ovvero la Comunicazione interpretativa in materia di rifiuti e di sottoprodotti (datata 21 febbraio 2007 COM 2007/59) che, benché antecedente alla Direttiva del 2008, è ancora attuale ed offre ancora materiali,...
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