Preveniamo rischi Risolviamo problemi Formiamo competenze
"Mi occupo di diritto ambientale da oltre trent’anni TuttoAmbiente è la guida più autorevole per la formazione e la consulenza ambientale Conta su di noi" Stefano Maglia
End of waste, esistenza di un mercato o valore intrinseco del bene?
di Miriam Viviana Balossi
Categoria: Rifiuti
A fronte di tanti materiali che potrebbero essere recuperati per generare nuovi business e così portare un indotto economico considerevole, come previsto dalla Circular Economy, il tema dell’end of waste (cessazione della qualifica di rifiuto) riveste una posizione privilegiata. Se questa riflessione è ovvia, non è altrettanto scontata la corretta interpretazione di uno dei requisiti posti dall’art. 184-ter del D.L.vo 152/06, ovvero quello inerente all’esistenza di “un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto”. In particolare, ci si domanda se il requisito di cui sopra possa ritenersi soddisfatto anche qualora il prezzo dell’oggetto sia negativo, a patto che l’intera filiera dal produttore all’utilizzatore abbia una marginalità positiva. Secondo la Corte di Cassazione Penale, sez. III, n. 24427 del 17 giugno 2011, i criteri introdotti dal D.L.vo 205/2010 (relativi a quando un materiale perde la qualifica di rifiuto) hanno ampliato la sfera di applicabilità dell’istituto di cui trattasi, in quanto la materia derivante dall’attività di recupero non deve...
Categorie
End of waste, esistenza di un mercato o valore intrinseco del bene?
di Miriam Viviana Balossi
A fronte di tanti materiali che potrebbero essere recuperati per generare nuovi business e così portare un indotto economico considerevole, come previsto dalla Circular Economy, il tema dell’end of waste (cessazione della qualifica di rifiuto) riveste una posizione privilegiata. Se questa riflessione è ovvia, non è altrettanto scontata la corretta interpretazione di uno dei requisiti posti dall’art. 184-ter del D.L.vo 152/06, ovvero quello inerente all’esistenza di “un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto”. In particolare, ci si domanda se il requisito di cui sopra possa ritenersi soddisfatto anche qualora il prezzo dell’oggetto sia negativo, a patto che l’intera filiera dal produttore all’utilizzatore abbia una marginalità positiva. Secondo la Corte di Cassazione Penale, sez. III, n. 24427 del 17 giugno 2011, i criteri introdotti dal D.L.vo 205/2010 (relativi a quando un materiale perde la qualifica di rifiuto) hanno ampliato la sfera di applicabilità dell’istituto di cui trattasi, in quanto la materia derivante dall’attività di recupero non deve...
Torna all'elenco completo
© Riproduzione riservata