Preveniamo rischi Risolviamo problemi Formiamo competenze
"Mi occupo di diritto ambientale da oltre trent’anni TuttoAmbiente è la guida più autorevole per la formazione e la consulenza ambientale Conta su di noi" Stefano Maglia
End of Waste dei rifiuti inerti. Nuovo decreto e annunciate criticità
di Paolo Pipere
Categoria: Rifiuti
Gli operatori del settore del recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione segnalano il rischio di blocco degli impianti Dopo anni di faticosa gestazione, è stato emanato il decreto ministeriale 27 settembre 2022, n. 152. Il regolamento disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e di altri rifiuti inerti di origine minerale. La nuova disposizione nasce nel segno dell’incertezza, se si considera che il decreto prevede, da un lato, l’obbligo di conformarsi alle prescrizioni entro 180 giorni e, dall’altro, la possibilità che nello stesso arco temporale il ministero “acquisiti i dati di monitoraggio relativi all’attuazione delle disposizioni stabilite dal medesimo” valuti “l’opportunità di una revisione dei criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto”. La norma stessa, pertanto, riconosce che non sono stati preventivamente considerati gli effetti che avrebbero prodotto i nuovi criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto. Il lungo periodo di definizione del decreto non ha, pertanto,...
Categorie
End of Waste dei rifiuti inerti. Nuovo decreto e annunciate criticità
di Paolo Pipere
Gli operatori del settore del recupero dei rifiuti da costruzione e demolizione segnalano il rischio di blocco degli impianti Dopo anni di faticosa gestazione, è stato emanato il decreto ministeriale 27 settembre 2022, n. 152. Il regolamento disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e di altri rifiuti inerti di origine minerale. La nuova disposizione nasce nel segno dell’incertezza, se si considera che il decreto prevede, da un lato, l’obbligo di conformarsi alle prescrizioni entro 180 giorni e, dall’altro, la possibilità che nello stesso arco temporale il ministero “acquisiti i dati di monitoraggio relativi all’attuazione delle disposizioni stabilite dal medesimo” valuti “l’opportunità di una revisione dei criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto”. La norma stessa, pertanto, riconosce che non sono stati preventivamente considerati gli effetti che avrebbero prodotto i nuovi criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto. Il lungo periodo di definizione del decreto non ha, pertanto,...
Torna all'elenco completo
© Riproduzione riservata