Preveniamo rischi Risolviamo problemi Formiamo competenze
"Mi occupo di diritto ambientale da oltre trent’anni TuttoAmbiente è la guida più autorevole per la formazione e la consulenza ambientale Conta su di noi" Stefano Maglia
I criteri di utilizzo dei fondi europei in materia di depurazione nelle aree ad obiettivo convergenza
di Laura Ciravolo
Categoria: Acqua
Parafrasando quanto dichiarato da autorevoli esperti del settore[1], l’Italia rischia di “annegare in pochi millimetri d’acqua, per scarsa regolamentazione”. Ma se, in termini tecnici, il “racconto dell’acqua italiana” esemplifica l’importanza del diritto di allocazione dei rischi e di strutturazione di un sistema di regolamentazione coerente con il modello scelto per l’allocazione del rischio, in termini etici e morali dimostra come, l’incertezza del quadro politico e normativo, che ancora oggi caratterizza il settore abbia, paradossalmente, fornito sostegno a procedure di utilizzo di fondi pubblici europei palesemente fallimentari, dando spazio a comportamenti anche di tipo opportunistico. Come noto a molti, già nel novembre 2010, il Consiglio dei Ministri, con la approvazione del “Piano Nazionale per il Sud”, aveva assegnato priorità alla realizzazione di grandi progetti infrastrutturali, individuando tra gli obiettivi prioritari una maggior efficacia nell’impiego delle risorse destinate all’ambiente, al superamento delle procedure di infrazione in atto nel settore idrico e alla bonifica dei siti inquinati di interesse nazionale. Con la deliberazione...
Categorie
I criteri di utilizzo dei fondi europei in materia di depurazione nelle aree ad obiettivo convergenza
di Laura Ciravolo
Parafrasando quanto dichiarato da autorevoli esperti del settore[1], l’Italia rischia di “annegare in pochi millimetri d’acqua, per scarsa regolamentazione”. Ma se, in termini tecnici, il “racconto dell’acqua italiana” esemplifica l’importanza del diritto di allocazione dei rischi e di strutturazione di un sistema di regolamentazione coerente con il modello scelto per l’allocazione del rischio, in termini etici e morali dimostra come, l’incertezza del quadro politico e normativo, che ancora oggi caratterizza il settore abbia, paradossalmente, fornito sostegno a procedure di utilizzo di fondi pubblici europei palesemente fallimentari, dando spazio a comportamenti anche di tipo opportunistico. Come noto a molti, già nel novembre 2010, il Consiglio dei Ministri, con la approvazione del “Piano Nazionale per il Sud”, aveva assegnato priorità alla realizzazione di grandi progetti infrastrutturali, individuando tra gli obiettivi prioritari una maggior efficacia nell’impiego delle risorse destinate all’ambiente, al superamento delle procedure di infrazione in atto nel settore idrico e alla bonifica dei siti inquinati di interesse nazionale. Con la deliberazione...
Torna all'elenco completo
© Riproduzione riservata