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I fondamenti normativi e gli obiettivi della cd. IPPC

di Barbara Buttazzi

Categoria: AIA

1.a – Base normativa Come risulta chiaramente dagli atti preparatori e dai considerando premessi alla Direttiva, quest’ultima si fonda espressamente sull’art. 130s del Trattato, sul V Programma d’Azione per l’Ambiente del 1992, e sulle Direttive 84/360/CEE[1] (inquinamento industriale atmosferico), 76/464/CEE (inquinamento idrico da sostanze pericolose) e 85/337/CEE (valutazione di impatto ambientale)[2]. L’art. 130s2/bgiustifica l’intervento comunitario in materia ambientale, rafforzato nella Direttiva dal più generale rinvio ai principi di prevenzione e del chi inquina paga. L’obiettivo dichiarato della IPPC è innanzitutto (primo considerando) quello di prevenire, ridurre ed eliminare l’inquinamento mediante un intervento alla fonte. Il V Programma d’Azione (cap. 14 – selezione delle priorità, secondo trattino) ha introdotto tra gli obiettivi prioritari di interesse comunitario quello ulteriore, fatto proprio dalla 61/96/CE, del “controllo integrato dell’inquinamento”. Il Programma auspica quindi un intervento che non abbia più una visione settoriale degli effetti inquinanti, ma li valuti su tutto il complesso delle risorse ambientali : terra, acqua ed atmosfera. Le Direttive precedenti richiamate,...

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