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Il danno ambientale: un'analisi storica ed una prospettiva per il futuro
di Cristian Rovito
Categoria: Danno ambientale
Percorsi storici: dalla responsabilità aquiliana all’art. 2043 c.c.. Per iniziare ad argomentare sul danno ambientale occorre brevemente accennare alle origini della parola latina damnum, traducibile in: danno, perdita, scapito, svantaggio.[1] La lex Aquilia è stata la prima legge scritta in materia del risarcimento del danno di proprietà del dominus (padrone, proprietario), definita da Ulpiano “plebiscito”, fatto votare da Aquilio nel 286 a.C., tribuno della plebe. Questa norma, sotto certi aspetti innovativa, determinò il superamento di tutte le leggi precedenti comprese la legge contenute nelle XII Tavole. La lex Aquilia è suddivisa in tre capitoli. Il primo (ex capite primo) riguarda il damnum sulla distruzione di res di importanza economica (schiavi, pecudes); il secondo (ex capite secundo) riguarda l’inadempimento da parte dell’adstipulator (garante di un contratto obbligatorio – stipulatio tra lo stipulator e dal promissor); il terzo (ex capite terzo): riguarda il damnum derivante dalla conseguenza di determinate azioni (occidere, frangere, rumpere)[2]. Di fondamentale interesse era poi l’Aestimatio damni ovvero l’operazione...
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Il danno ambientale: un'analisi storica ed una prospettiva per il futuro
di Cristian Rovito
Percorsi storici: dalla responsabilità aquiliana all’art. 2043 c.c.. Per iniziare ad argomentare sul danno ambientale occorre brevemente accennare alle origini della parola latina damnum, traducibile in: danno, perdita, scapito, svantaggio.[1] La lex Aquilia è stata la prima legge scritta in materia del risarcimento del danno di proprietà del dominus (padrone, proprietario), definita da Ulpiano “plebiscito”, fatto votare da Aquilio nel 286 a.C., tribuno della plebe. Questa norma, sotto certi aspetti innovativa, determinò il superamento di tutte le leggi precedenti comprese la legge contenute nelle XII Tavole. La lex Aquilia è suddivisa in tre capitoli. Il primo (ex capite primo) riguarda il damnum sulla distruzione di res di importanza economica (schiavi, pecudes); il secondo (ex capite secundo) riguarda l’inadempimento da parte dell’adstipulator (garante di un contratto obbligatorio – stipulatio tra lo stipulator e dal promissor); il terzo (ex capite terzo): riguarda il damnum derivante dalla conseguenza di determinate azioni (occidere, frangere, rumpere)[2]. Di fondamentale interesse era poi l’Aestimatio damni ovvero l’operazione...
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