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Il trattamento e lo scarico delle acque di falda “assimilate” ai reflui industriali ai sensi del novellato art. 243 T.U.A.

di Pasquale Giampietro

Categoria: Acqua

Sommario 1. La nuova versione dell’art. 243, introdotta dalla legge n. 98/2013. 1.1. Il dato normativo. 2. Le modalità di gestione della acque sotterranee. 2.1. Il comma 4 e le condizioni per l’”assimilazione”. 2.2. Libera scelta sulle metodiche di intervento? 3. Le condizioni di assimilazione delle acque di falda alle acque reflue industriali. 3.1. Trattamento, sistemi di collettamento e diluizione. 4. Il divieto di diluizione. 4.1. I presupposti della diluizione vietata. 4.2.L’idoneità tecnica dell’impianto di depurazione. Insussistenza della “miscelazione” e della nozione di “scarico parziale”. 5. Sull’obbligo di integrare i limiti di emissione con le prescrizioni sugli obiettivi di qualità dei corpi ricettori: obiezioni possibili. 5.1. Ragioni favorevoli a un concorso delle normative sui limiti di emissione e sugli obiettivi di qualità.   1. La nuova versione dell’art. 243, della legge n. 98/2013. La terza edizione del testo dell’art. 243, relativo alla disciplina delle “Acque di falda”, dopo i precedenti interventi correttivi/integrativi[1], ha riproposto nuovi e vecchi interrogativi sulla sua...

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