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MinAmb: chiarimenti interpretativi sulle nuove norme UE in tema di classificazione
di Giulia Guagnini
Categoria: Rifiuti
Il Ministero dell’Ambiente, con propria nota prot. n. 11845 del 28 settembre 2015, ha fornito alcune indicazioni operative ai fini della corretta applicazione delle norme contenute nel Reg. (UE) n. 1357/2014 e della Decisione 955/2014/UE, rispettivamente in tema di caratteristiche di pericolo dei rifiuti e di nuovi codici CER ed applicabili negli Stati membri dal 1 giugno 2015. Tale nota, preceduta da uno di analogo contenuto emessa in data 25 settembre 2015 (prot. n. 11719) e recante un refuso corretto proprio con il documento qui in esame, contiene infatti dei “Chiarimenti interpretativi in merito alla nuova classificazione dei rifiuti introdotta dal Regolamento UE 1357/2014 e dalla Decisione UE 955/2014”, anche alla luce delle “implicazioni di carattere operativo che discendono dal vigente quadro normativo di riferimento”. Innanzitutto il Ministero rileva che i suddetti provvedimenti comunitari trovano piena ed integrale applicazione nell’ordinamento giuridico italiano, con la conseguenza che le norme nazionali in contrasto con gli stessi “non risultano applicabili”. A tal proposito...
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MinAmb: chiarimenti interpretativi sulle nuove norme UE in tema di classificazione
di Giulia Guagnini
Il Ministero dell’Ambiente, con propria nota prot. n. 11845 del 28 settembre 2015, ha fornito alcune indicazioni operative ai fini della corretta applicazione delle norme contenute nel Reg. (UE) n. 1357/2014 e della Decisione 955/2014/UE, rispettivamente in tema di caratteristiche di pericolo dei rifiuti e di nuovi codici CER ed applicabili negli Stati membri dal 1 giugno 2015. Tale nota, preceduta da uno di analogo contenuto emessa in data 25 settembre 2015 (prot. n. 11719) e recante un refuso corretto proprio con il documento qui in esame, contiene infatti dei “Chiarimenti interpretativi in merito alla nuova classificazione dei rifiuti introdotta dal Regolamento UE 1357/2014 e dalla Decisione UE 955/2014”, anche alla luce delle “implicazioni di carattere operativo che discendono dal vigente quadro normativo di riferimento”. Innanzitutto il Ministero rileva che i suddetti provvedimenti comunitari trovano piena ed integrale applicazione nell’ordinamento giuridico italiano, con la conseguenza che le norme nazionali in contrasto con gli stessi “non risultano applicabili”. A tal proposito...
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