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Miscelazione di rifiuti: è obbligatoria l’autorizzazione?
di Stefano Maglia, Giulia Guagnini
Categoria: Rifiuti
Con la propria recentissima sentenza n. 75 del 12 aprile 2017, la Corte Costituzionale si è espressa sul tema della miscelazione dei rifiuti, adottando una decisione che potrebbe comportare importanti ricadute nella prassi operativa. La Corte si è espressa sul ricorso proposto dalla Regione Lombardia, che ha impugnato l’art. 49, L. 28 dicembre 2015, n. 221[1], con cui era stato introdotto nell’art. 187, D.L.vo n. 152/2006 (relativo alla miscelazione di rifiuti) un nuovo comma 3-bis, che così disponeva: “Le miscelazioni non vietate in base al presente articolo non sono sottoposte ad autorizzazione e, anche se effettuate da enti o imprese autorizzati ai sensi degli articoli 208, 209 e 211, non possono essere sottoposte a prescrizioni o limitazioni diverse od ulteriori rispetto a quelle previste per legge.”. La Regione ha sollevato ben cinque questioni di costituzionalità avverso la norma in questione, adducendo varie argomentazioni. In particolare, la Regione ha osservato che “il comma 3-bis “liberalizza” le miscelazioni non vietate (quindi quelle...
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Miscelazione di rifiuti: è obbligatoria l’autorizzazione?
di Stefano Maglia, Giulia Guagnini
Con la propria recentissima sentenza n. 75 del 12 aprile 2017, la Corte Costituzionale si è espressa sul tema della miscelazione dei rifiuti, adottando una decisione che potrebbe comportare importanti ricadute nella prassi operativa. La Corte si è espressa sul ricorso proposto dalla Regione Lombardia, che ha impugnato l’art. 49, L. 28 dicembre 2015, n. 221[1], con cui era stato introdotto nell’art. 187, D.L.vo n. 152/2006 (relativo alla miscelazione di rifiuti) un nuovo comma 3-bis, che così disponeva: “Le miscelazioni non vietate in base al presente articolo non sono sottoposte ad autorizzazione e, anche se effettuate da enti o imprese autorizzati ai sensi degli articoli 208, 209 e 211, non possono essere sottoposte a prescrizioni o limitazioni diverse od ulteriori rispetto a quelle previste per legge.”. La Regione ha sollevato ben cinque questioni di costituzionalità avverso la norma in questione, adducendo varie argomentazioni. In particolare, la Regione ha osservato che “il comma 3-bis “liberalizza” le miscelazioni non vietate (quindi quelle...
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