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Il decreto ministeriale emanato per razionalizzare la disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti delude ogni aspettativa di semplificazione ma consente di comprendere, quasi completamente, l’insieme dei soggetti obbligati. Dopo sei anni dall’introduzione del sistema per il controllo della tracciabilità dei rifiuti non era chiaro neppure l’elemento fondamentale: l’insieme dei soggetti obbligati a utilizzare il SISTRI. L’individuazione delle imprese e degli enti tenuti a usare il sistema telematico che si proponeva di semplificare radicalmente gli adempimenti connessi alla gestione dei rifiuti e di arginare i traffici illeciti era, infatti, operata fondamentalmente sia dal, più volte modificato, art. 188-ter del D.Lgs. 152/2006: «Sono tenuti ad aderire al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) di cui all’articolo 188-bis, comma 2, lettera a), gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti speciali pericolosi a titolo professionale compresi i vettori esteri che operano sul territorio nazionale, o...
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Nuovo regolamento SISTRI: novità e rinvii
di Paolo Pipere
Il decreto ministeriale emanato per razionalizzare la disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti delude ogni aspettativa di semplificazione ma consente di comprendere, quasi completamente, l’insieme dei soggetti obbligati. Dopo sei anni dall’introduzione del sistema per il controllo della tracciabilità dei rifiuti non era chiaro neppure l’elemento fondamentale: l’insieme dei soggetti obbligati a utilizzare il SISTRI. L’individuazione delle imprese e degli enti tenuti a usare il sistema telematico che si proponeva di semplificare radicalmente gli adempimenti connessi alla gestione dei rifiuti e di arginare i traffici illeciti era, infatti, operata fondamentalmente sia dal, più volte modificato, art. 188-ter del D.Lgs. 152/2006: «Sono tenuti ad aderire al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) di cui all’articolo 188-bis, comma 2, lettera a), gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti speciali pericolosi a titolo professionale compresi i vettori esteri che operano sul territorio nazionale, o...
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