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La disciplina dell’abbandono di rifiuti si ritrova in tre articoli del T.U.A.: l’art. 192 ne configura la fattispecie (divieto di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo) e tratta degli obblighi conseguenti ed accessori (ordinanza sindacale di rimozione) all’applicazione delle sanzioni previste dagli art. 255 (sanzione amministrativa, se l’abbandono è commesso da una persona fisica) e 256, co. 2 (sanzione penale, se commessa da una persona giuridica). La fattispecie dell’abbandono è caratterizzata dalla sua occasionalità (a tal punto che si potrebbe più correttamente definire come “abbandono o deposito non autorizzati ed occasionali di rifiuti”) e dalla sua natura di reato di pericolo. Per Cass. Pen. 23 maggio 2012, n. 19435, infatti, “l’offesa al bene giuridico protetto consiste in un nocumento potenziale dello stesso, che viene soltanto minacciato, e può parlarsi di “pericolo” quando, secondo un giudizio ex ante e secondo la migliore scienza ed esperienza, appare probabile che dalla condotta consegua l’evento lesivo”. Nel corso degli...
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Quando si configura un abbandono di rifiuti?
di Stefano Maglia
La disciplina dell’abbandono di rifiuti si ritrova in tre articoli del T.U.A.: l’art. 192 ne configura la fattispecie (divieto di abbandono e deposito incontrollato di rifiuti sul suolo e nel suolo) e tratta degli obblighi conseguenti ed accessori (ordinanza sindacale di rimozione) all’applicazione delle sanzioni previste dagli art. 255 (sanzione amministrativa, se l’abbandono è commesso da una persona fisica) e 256, co. 2 (sanzione penale, se commessa da una persona giuridica). La fattispecie dell’abbandono è caratterizzata dalla sua occasionalità (a tal punto che si potrebbe più correttamente definire come “abbandono o deposito non autorizzati ed occasionali di rifiuti”) e dalla sua natura di reato di pericolo. Per Cass. Pen. 23 maggio 2012, n. 19435, infatti, “l’offesa al bene giuridico protetto consiste in un nocumento potenziale dello stesso, che viene soltanto minacciato, e può parlarsi di “pericolo” quando, secondo un giudizio ex ante e secondo la migliore scienza ed esperienza, appare probabile che dalla condotta consegua l’evento lesivo”. Nel corso degli...
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