Top

Preveniamo rischi Risolviamo problemi Formiamo competenze

"Mi occupo di diritto ambientale da oltre trent’anni
TuttoAmbiente è la guida più autorevole per la formazione e la consulenza ambientale
Conta su di noi"
Stefano Maglia

Terre e rocce da scavo tra l’art. 185 TUA e D.M. 161/12

di Miriam Viviana Balossi

Categoria: Rifiuti

Giova ricordare, innanzitutto, che le terre e rocce da scavo possono essere sottoprodotti, rifiuti o non rifiuti. Ciò perché nell’art. 185 sulle esclusioni – come rivisto dal D.L.vo 205/10 – sono state introdotte due modifiche di derivazione europea (Dir. 2008/98/CE) al c. 1, lett. b) e c). Mentre la prima ha uno scarso rilevo pratico (“il terreno (in situ), inclusi il suolo contaminato non scavato e gli edifici collegati permanentemente al terreno, fermo restando quanto previsto dagli artt. 239 e ss. relativamente alla bonifica di siti contaminati”), la seconda è più interessante: “il suolo non contaminato e altro materiale allo stato naturale escavato nel corso di attività di costruzione, ove sia certo che esso verrà riutilizzato a fini di costruzione allo stato naturale e nello stesso sito in cui è stato escavato”. Riassumendo i requisiti affinché le terre e rocce non rientrino nella nozione di rifiuto, si ricorda che deve trattarsi di: – “suolo” (la cui definizione è arrivata solo...

banner Membership TuttoAmbiente

Torna all'elenco completo

© Riproduzione riservata