La legge 3/2019, entrata in vigore lo scorso 31 gennaio, denominata legge “spazzacorrotti”, ha introdotto l’articolo 346bis del Codice Penale che prende il nome di “traffico di influenze illecite”. Si tratta di un importante integrazione, che assume un ruolo rilevante all’interno della 231, mirata a punire le azioni inerenti ai delitti di corruzione: viene punito sia l’intermediario sia il soggetto che dà, o promette, del denaro o un servizio. Inoltre, il 17 maggio, l’elenco dei reati-presupposto è stato ulteriormente ampliato con l’entrata in vigore della legge 39/2019. L’obbiettivo di tale implementazione è mirato a punire, infatti, non soltanto le relazioni esistenti, ma anche lo sfruttamento delle relazioni con pubblici ufficiali o incaricati di un pubblico servizio a proprio vantaggio.

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L’introduzione del Dlgs231/2001 ha sicuramente rappresentato una rivoluzione nel panorama dell’ordinamento italiano. Tra i numerosi vantaggi, ad esempio, l’adozione e attuazione di un Modello Organizzativo e con l’istituzione di un Organismo di Vigilanza. L’azienda potrà anche sollevare il datore di lavoro che abbia conferito delle deleghe di sicurezza dall’obbligo di vigilare sui delegati aziendali avvalendosi di una presunzione legale prevista dal Testo Unico di salute e sicurezza sul lavoro, rendendo di fatto queste deleghe interamente liberatorie per il datore di lavoro.

La consulenza 231 di TuttoAmbiente: Il Prof. Stefano Maglia, l’Avv. Fabrizio Salmi e la D.ssa Anna Guardavilla ti aspettano per un primo incontro e/o una prima valutazione della situazione organizzativa.

Approfondimenti:
Perché alle aziende serve un modello organizzativo 231? di Fabrizio Salmi
Modello 231, le risposte alle domande frequenti di Fabrizio Salmi
Non rischiare: adotta un Modello 231 di Fabrizio Salmi
La “231 Ambiente” di Stefano Maglia e Giulia Guagnini

Info e approfondimenti: 0523.315305 – consulenze@tuttoambiente.it

 


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