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Combustione illecita di rifiuti in ambito d’impresa: scatta subito la 231!

Categoria: Rifiuti
Autorità: Cass. Pen. Sez. III
Data: 12/06/2020
n. 18112

La combustione illecita di rifiuti ex art. 256 bis D.L.vo 152/2006 commessa nell’esercizio dell’attività di impresa fa scattare a carico dell’azienda l’aggravante del comma 3 dell’art. 256 bis D.L.vo 152/2006 che prevede espressamente l’applicabilità delle sanzioni interdittive di cui all’art. 9 del D.L.vo 231/2001. (Nel caso di specie, l’imputato, quale titolare dell'azienda, dietro l'edificio principale dell'azienda, appiccava il fuoco ad un cumulo di rifiuti depositati in modo incontrollato e costituiti da diverso materiale cartaceo e giornali patinati.)

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Leggi la sentenza

Ritenuto in fatto 1.Con sentenza pronunciata ex art. 444 cod. proc. pen., il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Salerno, ha applicato, a F. F., la pena concordata con il Pubblico Ministero, di mesi dieci e giorni 28 di reclusione, pena sospesa, in relazione al reato di cui all'art. 256 bis del d.lgs n. 152 del 2006 perché quale titolare dell'azienda S. V. snc, corrente in Battipaglia, dietro l'edificio principale dell'azienda, appiccava il fuoco ad un cumulo di rifiuti depositati in modo incontrollato e costituiti da diverso materiale cartaceo e giornali patinati. In Battipaglia il 07/07/2018. Con la medesima…
La sentenza completa è disponibile su Membership TuttoAmbiente

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