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RENTRI: definite le disposizioni di dettaglio per l’avvio del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti
di Paolo Pipere
Categoria: Rifiuti
Il decreto ministeriale che disciplina le modalità di funzionamento del RENTRI sarà pubblicato entro la fine dell’anno 2022. L’insieme delle imprese, degli enti e dei liberi professionisti che saranno tenuti ad iscriversi al Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti (R.E.N.T.Ri.) non è individuato né dalla norma generale che disciplina la gestione dei rifiuti, il D.Lgs. 152/2006, né dallo schema di decreto ministeriale già inviato al Consiglio di Stato e alla Commissione Europea. Oggi i soggetti obbligati a usare il RENTRI sono definiti dall’articolo 6 della legge 12/2019, ma lo schema di ulteriore modifica del Codice dell’ambiente, che sarà esaminato dalle ricostituite commissioni parlamentari, dovrebbe introdurre l’elenco nel decreto legislativo 152/2006. Come nel caso del SISTRI, il precedente sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti, anche il RENTRI prevede una partenza a scaglioni. Enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti e tutti i soggetti diversi dai produttori iniziali, comprese le associazioni...
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RENTRI: definite le disposizioni di dettaglio per l’avvio del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti
di Paolo Pipere
Il decreto ministeriale che disciplina le modalità di funzionamento del RENTRI sarà pubblicato entro la fine dell’anno 2022. L’insieme delle imprese, degli enti e dei liberi professionisti che saranno tenuti ad iscriversi al Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti (R.E.N.T.Ri.) non è individuato né dalla norma generale che disciplina la gestione dei rifiuti, il D.Lgs. 152/2006, né dallo schema di decreto ministeriale già inviato al Consiglio di Stato e alla Commissione Europea. Oggi i soggetti obbligati a usare il RENTRI sono definiti dall’articolo 6 della legge 12/2019, ma lo schema di ulteriore modifica del Codice dell’ambiente, che sarà esaminato dalle ricostituite commissioni parlamentari, dovrebbe introdurre l’elenco nel decreto legislativo 152/2006. Come nel caso del SISTRI, il precedente sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti, anche il RENTRI prevede una partenza a scaglioni. Enti o imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con più di 50 dipendenti e tutti i soggetti diversi dai produttori iniziali, comprese le associazioni...
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